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Enorme eppure invisibile persino dai satelliti, dotato di un proprio ecosistema composto da oltre 1000 diversi tipi di organismi (perlopiù alghe e batteri), è il più grande accumulo di immondizia al mondo: il Pacific Trash Vortex.
Il Pacific Trash Vortex, detto anche Great Pacific Garbage Patch (grande chiazza di immondizia del Pacifico), è una sorta di isola costituita da un accumulo di spazzatura galleggiante (per lo più plastica) situato nell’Oceano Pacifico tra le coste giapponesi e quelle degli Stati Uniti.
La sua superficie totale non è nota con precisione: alcune stime parlano di un’area grande quanto la Penisola Iberica, altre, invece, quanto gli USA.  
La chiazza si è formata negli anni ‘80 e a causa delle correnti marine i suoi detriti più esterni continuano a staccarsi raggiungendo le isole vicine, provocando un forte inquinamento e la morte di diverse specie animali che li ingeriscono.
Tra le cause che hanno contribuito all’allargamento della chiazza c’è la caduta dei container dalle navi cargo.
Una delle perdite di carico più conosciute si è verificata nel 1990: a cadere in mare furono 80.000 paia di calzature Nike che nei tre anni successivi andarono ad arenarsi sulle spiagge americane di Washington, Oregon e Hawaii.
Nel 2011 fu, invece, il maremoto che colpì la costa orientale giapponese a causare un enorme perdita di detriti nell’oceano. Trasportati dalle correnti, i rifiuti (solo in piccola parte costituiti da plastica) andarono ad ingrossare ulteriormente il Pacific Trash Vortex arrivando anche a lambire le coste americane.
L’isola di detriti del Pacifico è il più grande esempio di disastro ambientale del pianeta: le decine di milioni di tonnellate di rifiuti che lo compongono ne fanno la discarica più grande al mondo ed i suoi confini continuano a crescere.
La cosa peggiore è che la plastica non è biodegradabile e per effetto della luce solare si disintegra in parti sempre più piccole fino a raggiungere le dimensioni dei polimeri che la compongo. In questo modo, venendo ingerita dai pesci, la plastica entra nella catena alimentare.
Un altro grosso accumulo di detriti è presente nell’Oceano Atlantico in un’area compresa tra l’arcipelago delle Grandi Antille e le Azzorre. La chiazza, detta North Atlantic garbage patch, si estende per diverse centinaia di chilometri anche se non è possibile definirne con precisione le dimensioni.
Tramite alcune simulazioni al computer sono, inoltre, state individuate altre due aree di possibile accumulo di detriti una nell’Oceano Pacifico in prossimità delle coste del Cile ed un’altra nell’Oceano Atlantico tra l’Argentina ed il Sud Africa.

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