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Il Consiglio UE adotta la posizione negoziale sulla nuova legislazione energetica per il 2030 raggiungendo l’accordo per un target del 27%  sulle rinnovabili.
La Commissione Industria, Ricerca ed Energia (ITRE) del Parlamento europeo, ha approvato a fine 2017 l’incremento delle misure green del pacchetto clima-energia varato in precedenza a Bruxelles.
Nel 2018 Commissione europea, Europarlamento e Consiglio UE dovranno confrontare le rispettive posizioni per trovare un accordo definitivo. Vediamo nello specifico i target prefissati.
Efficienza energetica
In merito all’efficienza energetica, l’ITRE ha rispecchiato l’orientamento emerso dalla Commissione Ambiente (ENVI) appoggiando a sua volta l’aumento dell’obiettivo di dieci punti percentuali, dal 30% al 40% nel 2030, con punti vincolanti per ogni Stato membro.
Fonti rinnovabili
Nella nuova direttiva sulle fonti rinnovabili, il target è stato innalzato dal 27% al 35%. I ministri hanno anche concordato di reintrodurre un obiettivo vincolante per le rinnovabili nel settore dei trasporti che impone agli Stati membri di raggiungere un 14% entro il 2030 con bonus concessi per l’uso di elettricità rinnovabile nel trasporto stradale e ferroviario, dal momento che gran parte di tali strutture sono già elettrificate in molte parti d’Europa. Disposizioni critiche sui biofuel sono state proposte dal presidente estone e approvate dagli Stati Membri, in particolare in merito all’abbassamento dei limiti per l’uso dei biocarburanti ottenuti da colture alimentari o in competizione con quelle alimentari, dal 7% attuale a un 3,8%.
Nel complesso, il commissario europeo per il clima Miguel Arias Canete auspica per l’anno in corso di poter migliorare il livello di ambizione della legislazione finale. E ce lo auguriamo anche noi, per il bene di tutta l’Unione Europea.

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