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Progettata e costruita interamente in Emilia-Romagna,
è la prima auto fatta con materiali di derivazione aerospaziale, che sarà capace di raggiungere a emissioni zero una velocità massima di 110 chilometri orari consumando una quantità di energia pari a quella di un asciugacapelli.
Non inquina, non fa rumori e non ha bisogno di carburante: il tetto è ricoperto da celle solari che compongono i pannelli per convertire l’energia della luce in elettricità e grazie a batterie al litio, ha un elevato grado di autonomia anche quando non batte il sole. Inoltre, per la sua creazione sono state usate resine/fibre “green” o ibridate e freni al carbonio. E non solo: “Abbiamo la possibilità di dimostrare per la prima volta in Italia che è possibile sviluppare un veicolo che sia energeticamente autonomo, in grado di sviluppare un certo fabbisogno di mobilità senza assoluto bisogno di energia dall’esterno, in modo assolutamente rinnovabile”. Spiega Claudio Rossi del dipartimento di Ingegneria dell’energia elettrica e dell’informazione “Guglielmo Marconi” dell’Alma mater.
Per ora Emilia 4 è solo un prototipo, ma ci auguriamo che venga presto omologata per circolare su strada e non resti solo un’invenzione futuristica.